La carie ai denti origina dalla placca. La placca è un accumulo di batteri che si forma sui denti. Se non viene rimossa adeguatamente, questi batteri possono proliferare e intaccare lo smalto, raggiungendo la dentina e, successivamente, la polpa del dente. È importante sottoporsi a regolari controlli dal dentista, in modo da diagnosticare una carie in fase precoce. In questo modo la si potrà curare più velocemente, spendendo meno e limitando i danni che le carie all’ultimo stadio possono creare ai denti. In caso contrario si potrebbe incorrere nel rischio di dover devitalizzare il dente o addirittura estrarlo.
Cos’è la carie e come curare la carie
I residui di cibo e la saliva producono un composto batterico, la placca, che si deposita sui denti. Se la placca non viene rimossa, con una corretta igiene orale e con regolari sedute di pulizia professionale, effettuate presso l’igienista dentale, i batteri in essa contenuta proliferano in modo esponenziale e iniziano ad attaccare lo smalto dentale.
L’attacco della carie, se non bloccato a questo stadio, riesce a raggiungere la parte interna del dente, fino ad arrivare alla polpa. La carie dentale si manifesta come una cavità, un solco scavato attraverso il dente. Visivamente, appare come un buco nero sulla superficie del dente, ma molto frequentemente le carie si formano fra dente e dente e possono risultare non visibili ad occhio nudo. Per questo necessita fare radiografie endorali periodiche.
Quando la carie è ancora in fase iniziale, ossia non ha ancora oltrepassato lo smalto e appare, semplicemente, come una zona del dente più chiara e opaca, si può curare semplicemente effettuando, quotidianamente, una perfetta routine di igiene orale e dei controlli periodici dal dentista. Quando, invece, la carie ha bucato lo smalto e ha iniziato il suo percorso intaccante, bisogna intervenire con un’otturazione. Il dentista rimuoverà la parte di dente danneggiato e riempirà la cavità con dei materiali restaurativi, per restituire al dente funzionalità ed estetica.
Come lavare i denti per prevenire la carie
L’igiene orale è il primo passo da fare per prevenire la carie. È importante, almeno dopo i tre pasti quotidiani, spazzolare i denti in modo corretto. Il filo interdentale va passato prima di spazzolare i denti (il 40% della superficie del dente è interdentale e non si può raggiungere con lo spazzolino).
Il movimento corretto per spazzolare i denti è dalla gengiva verso il dente, avendo cura di cercare di liberare dalle impurità il solco gengivale. A questo proposito, gli spazzolini elettrici o, meglio ancora, i sonici, sono strumenti molto efficaci. Il loro movimento, veloce e rotatorio, oltre a praticare un massaggio tonificante sulle gengive, permettono di rimuovere più placca rispetto al lavaggio manuale.
Lo spazzolamento dei denti dovrebbe durare almeno 2 minuti: il tempo ideale per essere certi di aver trattato adeguatamente ogni singolo dente. Il passaggio finale del filo è determinante: serve a rimuovere tracce di cibo e placca negli spazi tra dente e dente. Il dentifricio ideale dovrebbe contenere un’integrazione di fluoro: rinforza lo smalto dei denti e lo rende più resistente all’attacco della carie.
L’igienista può aiutare a spiegare come effettuare delle corrette manovre di igiene orale, in modo tale da ridurre l’accumulo della placca batterica. È quindi fondamentale effettuare almeno 2 controlli l’anno dal vostro igienista di fiducia.
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